Si tratta di costruire nuovi ambienti adatti alla riproduzione come stagni, pozze, laghetti, prati umidi, etc. Queste azioni devono essere messe in tutto il territorio in modo che questi piccoli habitat umidi si mantengano in buono stato funzionale e permangano sempre ecologicamente connessi fra loro a formare un sistema diffuso e stabile. Si opera dunque dalla montagna alla collina, dalle pianure fino alle coste e alle isole: ovunque c'è bisogno di protezione perché queste piccole raccolte d'acqua un tempo abbondantissime sul territorio sono oggi in gran parte scomparse o sono in condizioni tali da non garantire più la sopravvivenza delle popolazioni.
Il WWF Toscana ha agito negli anni creando questi preziosi ambienti umidi in numerose aree protette (Oasi WWF Stagni di Focognano, Oasi WWF Area Erpetologica Protetta Val di Rose , Oasi WWF Laguna di Orbetello, Oasi WWF Lago di Chiusi) ma anche nel territorio diffuso, sia in aree pubbliche (Comuni di Campi Bisenzio, Signa, Lastra a Signa, Sesto Fiorentino) che in proprietà private (nel territorio dei Comuni di Pontassieve, Impruneta, Campi Bisenzio, Sesto Fiorentino, Signa).
Per ulteriori informazioni tecniche su come costruire questi habitat e sui metodi di gestione si consulti * (Amphibia)
Intervento di ricostruzione di habitat per la riproduzione degli Anfibi presso l’Oasi WWF ‘Laguna di Orbetello’ (Grosseto)
Il progetto di ripristino è stato realizzato nel 1998 ed ha interessato una nuova area acquisita dal WWF Italia per ampliare l’Oasi naturalistica. Si è trattato della ricostruzione di un piccolo lago, un tempo famoso per le popolazioni di Anfibi e per la presenza della tartaruga palustre (Emys orbicularis), che alcuni anni prima era stato gravemente compromesso da azioni illegali di escavazione e riempimento. Con l’occasione è stata anche ripristinata una vasta bassura che si mostrava ormai in uno stato di forte interramento.
Questi ambienti d’acqua dolce situati ai bordi della grande laguna salmastra di Ponente costituiscono oggi un importantissimo ambiente non solo per la fauna minore ma anche per l'avifauna. Subito dopo pochi mesi dalla ricostruzione, l’area è stata colonizzata con successo dal Rospo smeraldino (Bufo viridis) e dalla Raganella (Hyla intermedia).