La forte urbanizzazione di molti territori con l'occupazione diffusa e spesso disordinata di ampie superfici per nuovi siti residenziali, commerciali o industriali (e tutta la conseguente rete infrastrutturale che segue queste operazioni) ha inevitabilmente creato riduzioni notevoli degli areali a disposizione delle specie e la netta disconnessione di intere porzioni di territorio con conseguente isolamento delle popolazioni. Parimenti le trasformazioni agricole e in particolare l’uso sempre maggiore della meccanizzazione (da cui è dipesa la diffusa distruzione degli elementi tipici del paesaggio come siepi, piccoli boschetti, muretti a secco, etc., fino addirittura al rimodellamento completo di vaste superfici) così come l’utilizzo diffuso di prodotti chimici hanno inciso profondamente negli ultimi anni sulla presenza delle specie e concorso all'isolamento forte delle popolazioni residue.